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Podcast Intervista a Radio Popolare
Intervista su tamponi salivari e assistenza domiciliare su radio popolare nella trasmissione 37.2
Podcast Storie Rare
Fortunato Nicoletti e la sua Roberta, insieme contro la displasia campomelica acampomelica.
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Il nostro Lockdown Volontario
Milano, in isolamento volontario da dicembre: così il covid ha cambiato la vita di una famiglia con un disabile grave
I genitori e i due fratelli di una bimba disabile grave sono costretti a vivere in un appartamento di 60 metri quadrati per non esporla al virus
Il diritto ai Tamponi Salivari per i Fragili
Non autosufficienza, l'Assistenza domiciliare crolla sotto il Covid e le famiglie restano sole: "Dopo due anni siamo ancora senza personale"
Non autosufficienza, l'Assistenza domiciliare crolla sotto il Covid e le famiglie restano sole: "Dopo due anni siamo ancora senza personale" - Il Fatto Quotidiano
COVID: Famiglie Disabili Lombardia, "Un Miraggio Tamponi Salivari ai Fragili"
Milano, 25 gen. - Sulla carta le indicazioni sono chiare: garantire l'uso dei tamponi salivari per la diagnosi di Covid-19 nelle persone "fragili con scarsa capacità di collaborazione", sintomatiche o asintomatiche. Ma questi test - meno invasivi e traumatici per persone con queste difficoltà, in particolare bambini - restano un miraggio in Lombardia, secondo quanto segnala l'organizzazione di volontariato (Odv) 'Nessuno è escluso'.
In realtà, ricorda all'Adnkronos Salute Fortunato Nicoletti, vicepresidente dell'Odv, la direzione generale Welfare della Regione aveva mandato una comunicazione alle Ats in cui si dava disposizione di "garantire i salivari" ai fragili, facendo anche riferimento in particolare al "monitoraggio della circolazione virale in ambito scolastico".
Nel documento veniva definito "opportuno", per le "persone fragili (a esempio disabili, persone con disturbi dello spettro autistico)", che venisse dato "accesso, nell'ambito dell'inchiesta epidemiologica, all'utilizzo del tampone molecolare salivare. Analogamente - è il passaggio della comunicazione regionale - le Ats verificano dove tale necessità sia ripetuta nel tempo (per esempio comunità per disabili).
E facilitano tale offerta in coordinamento con le Asst di riferimento". Questa nota, osserva Nicoletti, "è datata 17 dicembre. Da allora, e nonostante indicazioni chiarissime, non esistono punti tampone (ma neanche ospedali, tranne il Buzzi di Milano, ma solo in reparto) nei quali si effettuino i tamponi salivari molecolari per i soggetti con disabilità, malattia rara e in generale fragili".
"Nel frattempo - denuncia Nicoletti, papà della piccola Roberta, affetta da una malattia rarissima - queste persone o sono sottoposte a veri e propri supplizi per fare i tamponi naso-faringei pur non essendo collaboranti (si è perfino arrivati a casi come la sedazione venosa), oppure le loro famiglie, per evitare stress psicofisici inaccettabili per i propri cari, sono costrette a fare quarantene infinite perché non possono certificare guarigione o negatività".
"Riteniamo tale situazione assolutamente ingiustificabile - conclude - Due anni di pandemia, uno stato di emergenza eterno, gli errori commessi e le continue e inascoltate sollecitazioni delle associazioni delle famiglie delle persone con disabilità e/o con malattia rara, pare non siano serviti a nulla. Sono sempre gli stessi a pagare il prezzo più alto e chissà perché sempre sono i più deboli".
Articolo su "Il Giorno" di Milano
Estratto del quotidiano Il Giorno del 23 Gennaio 2022 – autore: Giambattista Anastasio
Articolo su "Il Giorno" di Milano
Estratto del quotidiano Il Giorno del 21 Gennaio 2022 – autore: Giambattista Anastasio
A Ulrike e Carlo Mastrella
Quella che stiamo per raccontarvi è una storia incredibile. Una storia che fa capire per l'ennesima volta che la vita, pur nelle difficoltà, a volte regala racconti ed emozioni incredibili.
Ulrike, Ulli per gli amici, lo scorso anno è venuta a conoscenza della nostra associazione grazie al libro "Nessuno è Escluso" che nella versione tradotta in inglese è stato presentato alla fiera internazionale Frankfurter Buchmesse, distante pochi chilometri dalla residenza di Ulrike che è rimasta folgorata dagli occhi e dal sorriso di Roberta e ha cominciato ad informarsi sui nostri progetti, ma noi fino a qualche giorno fa eravamo all'oscuro di tutto. La settimana scorsa ci è arrivata una chiamata da uno studio legale di Bolzano che ci informava di una possibile donazione da parte di una signora tedesca, cosa che inizialmente ci ha lasciato perplessi ma soprattutto sorpresi ma quando alla fine della telefonata l'avvocato ci ha lasciato il numero di telefono pregandoci di chiamare, non prima di averci raccontato qualcosa che vi dirò fra poco, la perplessità si è trasformata quasi in tramortimento.
Non ho neanche messo giù il telefono che immediatamente ho composto quello della "signora tedesca". Dopo due squilli una voce risponde: "Mastrella chi parla"? in perfetto italiano ma con forte accento tedesco e io gli dico che sono Fortunato, della ODV Nessuno è Escluso e da li parliamo per quasi 30 minuti quasi come se ci conoscessimo da tempo. Ulrike mi racconta solo poche cose di lei, di suo marito Carlo, italiano, che non c'è più da qualche anno, dei tanti anni vissuti tra Firenze e Lerici, della gioia di fronte alla foto di Roby sulla copertina del libro e della sua malattia rara, si perchè anche Ulli ne soffriva. Uno dei sei casi di tutta la Germania non so di quale patologia ma non era importante chiederlo. Poi tante domande su Roberta, sulla nostra famiglia, sulle nostre fatiche quotidiane e sui progetti della associazione con i quali tentiamo di supportare altre famiglie come la nostra. Infine la doccia gelata che mi ha praticamente ibernato tutte le emozioni provate fino a quell'attimo: Ulli soffre troppo, è sola e ha deciso di andarsene dolcemente e mi dice anche che lo farà proprio nei prossimi giorni.
Vi lascio immaginare il senso di sbigottimento provato, qualche attimo di silenzio ma neanche troppi perchè non potevo restare inerme, anche se trovare le parole era praticamente impossibile. Apro una piccola parentesi visto che il tema dell'eutanasia legale lo abbiamo affrontato già e la nostra idea in proposito è molto chiara, visto che abbiamo firmato il referendum la scorsa estate, ma la questione è talmente delicata oltre che divisiva, che non staremo certamente a discutere su questo.
E pensare che solo qualche minuto prima della notizia Ulrike mi aveva detto di voler fare una donazione alla nostra associazione, ma quasi lo avevo rimosso dopo quel trauma. Poi però la lucidità e la serenità del suo pensiero e del racconto del suo ultimo viaggio è riuscita incredibilmente a rasserenare anche me e il culmine lo ha raggiunto quando mi ha raccontato di come volesse essere ricordata: spargere le sue ceneri nel mare di Lerici tra qualche mese, dove ha vissuto per tanti anni con suo marito, con un gozzo da noleggiare (rigorosamente a vela per non inquinare e non fare rumore). E in quell'istante il mio pensiero istintivo è stato quello di voler esserci a tutti i costi quel giorno, perchè per me, per noi Ulrike dopo neanche mezz'ora era già Ulli, c'era, e ci sarà per sempre, un legame inspiegabile ma in certi casi i chiarimenti non servono e le domande devono rimanere senza risposte.
Quel giorno ci siamo lasciati con la promessa di risentirci un paio di giorni dopo ma già l'indomani abbiamo avuto una altra chiacchierata nella quale ci siamo scambiati tante altre emozioni e la promessa di un video di Roberta da mandare a lei e di una sua foto da inviare a noi, poi il giorno dopo una lunga ed intensa chiacchierata con Maria con la notizia della formalizzazione della donazione promessa.
Oggi Ulli alle 11.45 circa è partita per il suo ultimo viaggio, senza dire nulla a nessuno, con lei c'era il dottore che la ha assistita e la sua migliore amica che gli è stata accanto fino alla fine. È stata quest'ultima che ci ha informato qualche ora fa, pensavamo di avere ancora qualche giorno per scambiarci altri pensieri e conoscere meglio una donna che crediamo di poter definire eccezionale senza tema di essere smentiti. Uno dei suoi ultimi pensieri è stato proprio per Roberta, ha fatto preparare all'amica un pacco per lei da far spedire, alcuni dei suoi ultimi momenti li ha spesi pensando ad una bambina che non ha mai visto ne sentito, ma nonostante questo dal primo momento ci ha detto di conoscerla da sempre. Stamattina, proprio poco prima che se ne andasse è arrivato il bonifico della sua importante donazione che come promesso a Ulrike sarà destinata con vari progetti, ed uno di questi porterà il suo nome, di sostegno e di supporto alle famiglie con gravi e gravissime disabilità.
Grazie per averci dato la possibilità di conoscerti e soprattutto di accompagnarti in questi ultimi passi.
Qualunque sia il giorno, noi a Lerici su quel gozzo ci saremo.
È una solenne promessa.
Noi non molliamo
To be continued...
Auguri di Natale 2021
Tanti Auguri dallo staff di Nessuno è Escluso
Viaggio Anch'io - Il Fatto Quotidiano
Il progetto #viaggioanchio valica i confini regionali e grazie al bravissimo giornalista #renatolacara viene ripreso dal Il Fatto Quotidiano.
La unicità di questo progetto sta attirando attenzioni da tante direzioni e ciò certifica non solo la validità dello stesso ma soprattutto i bisogni che ci sono e che noi cerchiamo di intercettare, facendo tesoro delle esperienze della nostra famiglia e di tantissime altre come noi.
Perché Nessuno è escluso ha scelto di percorrere una doppia anche se difficilissima strada: non solo quella della tutela dei diritti e quindi di rapporti e collaborazioni istituzionali a tutti i livelli, ma anche parallelamente al sostegno e al supporto concreto alle famiglie che vivono una condizione di disabilità e questo progetto come #unrespiroinpiù segue proprio questa direzione.
Noi non molliamo
To be continued...
"Viaggio anch'io", il camper attrezzato che rende possibili gli spostamenti in Italia delle famiglie con disabili. Gratuitamente - Il Fatto Quotidiano
Viaggio Anch'io - radiomamma.it
Articolo di radiomamma.it che parla del nostro progetto Viaggio Anch'io
Scuola e bambini fragili: manca l’assistenza infermieristica | Radiomamma
Mancano gli infermieri per l'assistenza infermieristica a scuola dei bambini disabili: ecco la situazione denunciata da Nessuno Escluso
Viaggio Anch'io - informazionefacile.it
Articolo che parla del nostro progetto Viaggio Anch'io, pubblicato il 21 Ottobre 2021
viaggio anch'io camper per disabili aiuta le famiglie
viaggio anch'io camper per disabili che aiuta le famiglie a viaggiare quando si hanno figli disabili. un esempio di inclusione
Viaggio Anch'io - Telethon
Articolo sul nostro progetto Viaggio Anch'io pubblicato sul sito di Telethon
“Viaggio anch’io”: il progetto che riduce le distanze - Telethon
Grazie all’associazione “Nessuno Escluso” anche chi convive con una grave disabilità può affrontare un viaggio in tutta sicurezza.
Viaggio Anch'io - AngeliPress
Oggi anche la agenzia di stampa AngeliPress ha scritto un articolo sul progetto #viaggioanchio. Un particolare ringraziamento lo vogliamo fare a Paola Severini Melograni, una giornalista che fa del suo lavoro un impegno continuo e costante sul tema della disabilità.
Paola è una amica e sostenitrice della nostra associazione e sono le persone come lei che attraverso il proprio megafono mediatico, riescono a dare voce e visibilità a tante storie meravigliose.
Noi non molliamo
To be continued...
Pagina non trovata - Angeli Press
Viaggio Anch'io - Il Giorno
Estratto del quotidiano Il Giorno del 29 Agosto 2021 – autore: Giambattista Anastasio
Giornate Inclusive - Sabato 12 e Domenica 13 Giugno 2021
Sono state due Giornate inclusive sotto il profilo meteorologico terribili, ma anche ricchissime sono tantissimi punti di vista.
Tante sono state le persone che si sono succedute per venire anche solo a salutarci. Assessori regionali, comunali e municipali, consiglieri regionali e municipali, esponenti di associazioni nazionali che si occupano di disabilità, rappresentanti degli enti gestori che forniscono assistenza domiciliare, esponenti della diocesi che hanno deciso di occuparsi di disabilità, giornalisti che fanno dei temi sociali il proprio pane quotidiano oltre a tanti amici e persone che hanno voluto conoscere dal vivo la associazione, chi la rappresenta e quello che fa.
Ovviamente a tutte queste persone va il nostro più sincero ringraziamento ma soprattutto crediamo che sono due gli avvenimenti che rimarranno indelebili, uno riguarda la performance di Brazzo un rapper sordo semplicemente fenomenale che ha insegnato a tutti i presenti quali possano essere le potenzialità di una persona con disabilità, l’altro non riguarda una attività o un evento in particolare ma quello che è uno degli obiettivi statutari della nostra associazione: in questi due giorni abbiamo ospitato 6 ragazze del liceo scientifico Allende per il progetto della alternanza scuola lavoro.
Non solo è stato meraviglioso osservare queste ragazze durante le varie attività, non solo sono state di enorme supporto, ma alla fine di tutto si sono avvicinate per ringraziarci perché hanno vissuto due giornate nelle quali hanno imparato tanto.
Beh non ci sono molte parole per descrivere quanto provato, queste ragazze contribuiranno a fare cultura e lo faranno perché hanno visto coi loro occhi e si sono "sporcate le mani".
Grazie anche a tutto il meraviglioso staff della associazione, ai professionisti che hanno condotto le varie attività ed a tutti quelli che sono intervenuti nonostante le temperature desertiche.
Guarda sul nostro profilo Facebook i video delle giornate
Allarme sui servizi di assistenza domiciliare - Il Giorno
Come oramai sanno anche i muri sono mesi che denunciamo la situazione della assistenza domiciliare, lo abbiamo fatto attraverso gli esponenti politici regionali, attraverso i media, i social e in ogni altro modo possibile.
Lo facevamo anche quando le emergenze erano altre perché sapevamo che la situazione non poteva far altro che peggiorare ed arrivare alle condizioni come quelle che ci viene raccontata in questa testimonianza.
Quando mamma Tina ci ha contattato per chiederci aiuto abbiamo subito cominciato a chiederci cosa avremmo potuto fare, forse poco purtroppo concretamente, ma questa storia, simbolo del dramma odierno nel quale vivono migliaia di famiglie, non poteva rimanere nascosta.
Abbiamo quindi cominciato a lavorare insieme a chi si occupa di assistenza domiciliare e quindi alla Fondazione Maddalena Grassi, alla stampa e ci teniamo a ringraziare #giambattistaanastasio de Il Giorno per aver confezionato un articolo completo e perfettamente centrato, e insieme a O.Ma.R - Osservatorio Malattie Rare che ha fornito dati nazionali molto importanti e precisi, per rendere ancora meglio l'idea di quanto sia drammatica la situazione nella quale versa quello che invece è o meglio dovrebbe essere, un servizio essenziale come la assistenza domiciliare.
Ovviamente non abbiamo risolto i problemi di Tina né di tutte le altre famiglie, ma abbiamo contribuito ad alzare ulteriormente l'attenzione su uno dei temi che riteniamo anche per esperienza diretta, estremamente importante.
Non arretreremo di un centimetro sulla questione perché come affermiamo dal primo giorno i diritti non si negoziano, vanno conquistati ma anche pretesi e soprattutto difesi, sempre e comunque.
Noi non molliamo
To be continued...
In classe con mia figlia perché per lei non ci sono infermieri
Bambini disabili senza assistenza da mesi in tutta Italia perché gli operatori sanitari servono altrove. La storia di mamma Tina
Allarme sui servizi ADI Nessuno su SkyTg24
GUTTA CAVIT LAPIDEM...
Oggi SkyTg24 ha raccolto il nostro appello, speriamo di essere riuscito nei pochi minuti a disposizione a trasmettere la drammaticità della situazione che va immediatamente affrontata.
Noi continueremo a scavare la pietra, goccia dopo goccia, ogni tanto ci comportiamo come un fiume carsico: sembriamo scorrere sotterraneamente ma poi emergiamo con più veemenza di prima in superficie.
Grazie a Paolo Fratter Giornalista
Noi non molliamo
To be continued...
Nessuno è Escluso lancia l'allarme ADI su skytg24 | GUTTA CAVIT LAPIDEM... Oggi SkyTg24 ha raccolto il nostro appello, speriamo di essere riuscito nei pochi minuti a disposizione a trasmettere la... | By Nessuno è Escluso ODV
GUTTA CAVIT LAPIDEM... Oggi SkyTg24 ha raccolto il nostro appello, speriamo di essere riuscito nei pochi minuti a disposizione a trasmettere la...
Agenzia di stampa ADNKRONOS
DALLA AGENZIA DI STAMPA Adnkronos Salute Lancio di Lucia Scopelliti
COVID: FAMIGLIE LOMBARDE BIMBI DISABILI, 'CURE DOMICILIO IN CRISI, COSI' RESTIAMO SOLI'
Infermieri già pochi, con riaperture concorsi hanno preferito andare in ospedali, per noi servizi e ore scoperte.
Milano, 26 apr. (Adnkronos Salute) - "L'assistenza domiciliare è in grave crisi". A lanciare l'allarme in Lombardia sono le famiglie che si prendono cura di persone, spesso bambini, con disabilità gravi. "Si tagliano ore e servizi, lasciando scoperti nuclei con grandi difficoltà assistenziali e sociali", spiegano il Comitato famiglie disabili lombarde e l'Odv 'Nessuno è escluso', che riportano le "segnalazioni" che "continuano ad arrivare ogni giorno" alla loro attenzione. "Segnalazioni di casi assurdi come la sostituzione di infermieri pediatrici professionali con operatori sanitari (Os) non formati per i servizi che vanno a erogare". Ma "ci raccontano anche dell'impossibilità di trovare un infermiere che possa recarsi a scuola per idratare o praticare insulinoterapia via Peg (sonda che consente di nutrirsi, idratarsi, ricevere terapie), a bambini con gravissima disabilità, con il risultato che a fare questo lavoro debba essere la mamma o peggio ancora che la scuola diventa un diritto negato", riassume Fortunato Nicoletti, presidente del Comitato e vicepresidente di Nessuno è escluso.
Si parla di Adi, assistenza domiciliare integrata, servizio che è nei Livelli essenziale di assistenza (Lea). Il problema, approfondisce Nicoletti, è che "già prima della pandemia l'Adi ha cominciato a risentire degli effetti di un'organizzazione del servizio che, per quello che riguarda la Lombardia, non è mai stata strutturata in maniera adeguata, oltre che di una disomogeneità inaccettabile sui diversi territori. La riapertura dei concorsi pubblici e poi la pandemia, hanno contribuito a creare quella che oggi rappresenta una vera e propria emergenza: molti dei già pochi infermieri che lavoravano negli enti accreditati che forniscono l'Adi, per ragioni varie hanno preferito andare a lavorare negli ospedali piuttosto che nelle Rsa, con la conseguenza che gli stessi enti continuano a tagliare servizi essenziali alle famiglie, lasciandole a gestire da sole carichi assistenziali pesantissimi".
L'appello, 'servono misure per tamponare, in attesa di una riforma strutturale' (Adnkronos Salute) - Secondo Nicoletti tutto ciò succede "con il silenzio assenso delle Ats, che nonostante segnalazioni sia da parte degli enti stessi, sia da parte delle associazioni che da parte delle stesse famiglie, non hanno in questi mesi fornito soluzioni alternative o un piano di riforma sostanziale e strutturale del servizio stesso. Il Comitato famiglie disabili lombarde, insieme alla Odv Nessuno è escluso, hanno già messo al corrente tutti gli organi competenti regionali di tale situazione che, anche confrontandoci con i maggiori enti (pochissimi) che forniscono il servizio Adi, riteniamo possa esplodere da un momento all'altro se non si pone rimedio immediatamente".
Cosa chiedono le famiglie? "Pur essendo consapevoli che una riforma strutturale (che andrebbe fatta innanzitutto in ambito nazionale), richiede tempi non brevissimi, siamo certi che si possano mettere in campo in tempi molto celeri misure che quanto meno possano tamponare il presente e il futuro prossimo. Pertanto anche in considerazione dell'emergenza sanitaria, chiediamo un notevole aumento dei fondi destinati all'Adi, ma anche un conseguenziale aumento dei budget destinati agli enti e alle cooperative, che spesso a causa del bisogno enorme sono costretti a interrompere o tagliare i servizi proprio in conseguenza del raggiungimento di tali budget".
'Si formino operatori sanitari e si acceleri sull'assistente familiare' "Chiediamo inoltre di formare gli Os in maniera tale da poterli destinare a servizi che oggi non possono espletare, ma soprattutto di accelerare la ricerca e la formazione del ruolo dell'assistente familiare, che potrebbe diventare una figura importantissima per consentire di sollevare le famiglie anche da un punto di vista sociale. Ricordiamo che oggi l'Adi viene ancora considerata come un servizio esclusivamente del tipo sanitario, pertanto prestazionale, come se i nostri figli disabili fossero semplicemente macchine alle quali basta fare un tagliando di qualche ora a settimana (quando si è fortunati) e invece sono persone come tutte le altre e hanno il diritto di essere assistiti sanitariamente e socialmente", incalza Nicoletti.
"Ma soprattutto - conclude - i caregiver e le famiglie che già se ne occupano 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e 365 giorni all'anno, in maniera volontaria e gratuita, senza neanche essere riconosciuti da uno straccio di legge, hanno il diritto di essere sostenuti e supportati per poter continuare a lavorare, relazionarsi. Abbiamo il diritto di continuare a vivere e lotteremo in ogni modo per esercitare tale diritto".
La storia di Roberta, la bambina che ribalta le prognosi negative
Articolo di Claudia Frizzarin sulla nostra Roberta
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Servizio di REPORT Rai3
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Oggi abbiamo portato la voce delle persone estremamente fragili e delle proprie famiglie su SkyTg24. Speriamo di essere riuscito a far passare il messaggio e soprattutto che sia arrivato a destinazione.
In tutti i casi non ci fermeremo fino a quando non cominceranno le vaccinazioni per le nostre famiglie.
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Nessuno è Escluso su SkyTg24 | Oggi abbiamo portato la voce delle persone estremamente fragili e delle proprie famiglie su SkyTg24. Speriamo di essere riuscito a far passare il... | By Nessuno è Escluso ODV
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